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Carisma
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Il nostro Carisma

“La vocazione carmelitana è la risposta a Dio che prende la vita di una persona e le chiede di stare dalla parte del cuore, che la colloca là dove risulta evidente che Lui c’è, che il Padre è vivo, è vero, è una Persona, che ama e vuole essere amato. È una vocazione, quindi, volta a ricordare a tutti questa elementare verità: il dono supremo che Dio ha fatto ad ogni uomo è la vocazione alla comunione con Lui, che si realizza giorno per giorno, per mezzo di un colloquio d’amore sempre più intimo e vitale, destinato a durare per l’eternità” (dalla nostra Ratio Formationis).

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Contemplazione e apostolato

La Beata Madre, Teresa Maria della Croce, afferrata da Cristo e affascinata dalla spiritualità carmelitana, in particolare dalla figura di S. Teresa di Gesù, risponde al dono della sua vocazione nella consapevolezza di essere oggetto di un piano di misericordia da parte di Dio. Innamorata di Gesù Crocifisso, con lo sguardo costantemente rivolto a Lui, riceve dal Signore il dono e il compito di unire alla dimensione contemplativa (centrale e specifica della vocazione carmelitana) la dimensione apostolica: l’attività scaturisce come frutto della preghiera, è il traboccare di un troppo grande Amore sperimentato, e si concretizza in passione per la Chiesa, per le membra sofferenti del Corpo di Cristo, in particolare i più piccoli e i più poveri.

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Fraternità e Missione

Tale dono diventa autentico solamente se vissuto con gli altri (aspetto della comunione fraterna) e per gli altri (aspetto della missione): l’amicizia con il Signore Gesù alimenta la nostra carità e le suggerisce forme concrete di solidarietà con i fratelli; nello stesso tempo, la sollecitudine per i bisogni e le speranze degli uomini ci riporta necessariamente al colloquio con Colui che ne è l’ispiratore.

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L'Adorazione Eucaristica

Fin da bambina, l’Adorazione Eucaristica fu per Teresa Maria della Croce un punto fermo, fondamento e pietra angolare di ogni attività; essa è il primo impegno apostolico trasmesso alle sue figlie. Una vocazione, quindi, la nostra, che dall’Eucaristia attinge forza per imparare ad essere pane spezzato attraverso “… le opere di carità, nell’attività missionaria, attraverso l’annuncio del vangelo nei luoghi in cui Gesù non è né conosciuto, né amato. E dove la Chiesa non offre l’immagine dell’unità, supremo desiderio del Salvatore” (Nostre Costituzioni).

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