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Gran Finale per i Giovani di "Sicar"..... Insieme da Papa Francesco!

Oggi non dimentichiamo l’amore di Dio, l’amore di Gesù: Lui ci guarda, ci ama e ci aspetta. E’ tutto cuore e tutta misericordia. Andiamo con fiducia a Gesù, Lui ci perdona sempre.

Con questo caloroso invito di Papa Francesco si è aperta la nostra giornata a Roma. Tutta dentro al cuore di Gesù. Lo si vedeva perchè ci ha unito: ragazzi di Sicar, nuovi amici, don Gildas e le suore carmelitane. Chiesa! E per l'affiatamento che presto si è creato tra noi, che abbiamo avuto occasione di conoscerci meglio e di stare assieme. Assieme alla S. Messa nella Chiesa di Sant'Anna, nella gremita Piazza San Pietro con il nostro Papa, assieme camminando per le coloratissime strade di Roma e visitando tra i suoi luoghi più belli. E ogni piccolo momento si è stampato dentro in modo significativo: il viaggio in treno e il compagno di viaggio che avevi seduto affianco, la Roma maestosa vista dall'alto del Gianicolo e di Piazza Venezia, il Big gelato! Noi camminiamo, e crediamo che con questa compagnia speciale, di Gesù e dei fratelli, possiamo tuffarci dritti in questo cuore misericordioso, possiamo scoprire nelle nostre vite questo sguardo di Dio, pura misericordia!.....

Marta

Una giornata speciale

Speciale perché è raro, emozionante e unico che circa venti persone diventino una persona sola durante tutto un giorno: e, se il cuore di tale unica persona è stato Papa Francesco, il quale ci ha dato l’input e la forza misericordiosa ed incoraggiante per vivere insieme la nostra giornata, la mente è stata rappresentata da Suor Marina e Suor Beatrice, ideatrici di tale ‘viaggio’ spirituale nello splendido scenario romano, ed infine le braccia e le gambe siamo stati noi ragazzi e ragazze, uniti durante un’intera giornata solo per stare insieme, semplicemente e specialmente allo stesso tempo. Mentre eravamo sul treno del ritorno, parlando con Marta e cercando di fotografare un tramonto che non siamo riusciti ad immortalare, mi sono reso conto che le ventiquattro ore appena trascorse sono volate come un solo minuto da quanto sono stato spensierato e sereno, e questo minuto mi è valso come un’intera giornata di elevazione spirituale, che mi ha lasciato una pace interiore immensa e…speciale.

Grazie di cuore a tutti!

Lamberto

Andiamo, non dimentichiamo, ci guarda, ci ama, ci aspetta!

Verbi semplici che Papa Francesco ha lasciato nei nostri cuori dopo l’ Angelus in Piazza San Pietro. Il nostro cammino come gruppo Sicar ci ha aiutati in quest’ anno a combattere contro il nostro io immaginario e ad amare, ad accettare, a mostrare il nostro io più vero, quello umano, quello che pecca e quello che nostro Signore aspetta sempre a braccia aperte e con amore, qualsiasi sia la nostra condizione. Questa parte di cammino insieme non poteva concludersi meglio di così, con la grandezza di Roma che ogni tanto ci fa perdere ma ci fa ritrovare sul Gianicolo con vista mozzafiato, con le parole del Papa che ricorda al Mondo intero la Misericordia di Dio, con una pioggerella fine come fosse una benedizione dal cielo, il sole sempre pronto a illuminarci per le strade eterne della capitale, un gelato molto buono ad alleviare i nostri ritmi veloci per girare la città, la semplicità e l’ allegria di una compagnia di amici ben assortiti. Grazie Sicar, grazie Gesù che anche quando siamo stanchi di camminare, quando il treno è in ritardo, quando qualcuno ci lancia delle note un po’ stonate, Tu ci rendi la fiducia per muovere i nostri passi lenti ma bisognosi di attingere al Tuo pozzo di Amore.

Costanza

Nella X domenica del tempo ordinario di quest’anno 2013, noi giovani di “Sicar” abbiamo ricevuto la grazia di una visita alla città degli apostoli per essere confermati nella fede dal successore di Pietro.

Il tempo “per annum” o ordinario è scandito dalla domenica che costituisce la piccola Pasqua settimanale, come la Pasqua è la grande domenica annuale. Il suo nome viene da “Dominus”, il “Signore” titolo attribuito a Cristo dalle fede apostolica in rapporto alla sua Risurrezione. La domenica è dunque il giorno in cui si celebra la vittoria pasquale di Gesù attraverso l’immolazione della croce.

E nel Vangelo di questa domenica (cfr Lc 7, 11-17) la liturgia ci ripropone il combattimento tra la vita e la morte: “Mors et Vita duello conflixere mirando” recita una sequenza pasquale. Si affrontano, in questo passo di Luca, la disperazione e la morte interiore di una vedova che ha perduto prematuramente l’unico figlio, e Gesù: il Signore della vita. Davanti alla domanda di senso del male dell’uomo, Cristo risponde partecipando al dolore e facendone il luogo della sua “compassione” (cfr Lc 7,13) commuovendosi fin nelle viscere“σπλαγχνίζομαι”, in un anticipazione della sofferenza che sperimenterà sulla croce. E’ il Creatore che si fa creatura fin nel più intimo dell’uomo: fin nel dolore, facendo diventare la sofferenza il luogo privilegiato dell’incontro tra Dio e uomo. E’ un Dio innamorato che continuamente ci guarda, ci vuole raggiungere e stare con noi,  perché sperimentando il suo amore ciascuno abbia la Vita. Il suo è un amore vero perché si sublima nella sofferenza, un amore che ci sorprende per la sua gratuità. La “compassione” di Gesù, e nel suo farsi vicino a ciascuno di noi, ha già vinto la morte perché ci apre la porta all’amore, e l’amore è Vita, “L’amore non avrà mai fine” (cfr 1 Cor 13,8). “Dux Vitæ mortuus, regnat vivus”: il Signore della vita era morto, ora, regna vivo, prosegue la sequenza pasquale, e da vivo ci può gridare: “Non piangere!” e ancora “Ragazzo, dico a te, alzati!” (cfr Lc 7, 13-14). Alzati!“ἐγείρω”, è lo stesso verbo che Luca userà per la risurrezione di Gesù.

Chiediamo allora l’intercessione di Maria, colei che come la vedova di Nain ha pianto la morte del Figlio, affinché ci arrendiamo all’amore di Gesù, lasciandoci consolare e rialzare. Un particolare ringraziamento alle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Firenze, Suor Beatrice, Suor Marina, la “Postulants Band”, e a Don Gildas, per averci accompagnati nel cammino di quest’anno, del quale domenica è stata l’ultima luminosa tappa.

Lorenzo

"Venite ad amare l'Amore"

Non ero mai stata a sentire l'Angelus in Piazza S. Pietro, l'avevo seguito qualche volta di sfuggita in TV e invece domenica 9 Giugno 2013 ero a sentirlo dal vivo e il vedere come da quella finestra, con un Papa quasi invisibile, si propagasse un richiamo di anime così grande mi ha fatto venire i brividi...brividi al sentire quelle parole dette con il cuore, parlare al cuore…. e ciò che porterò dentro me di tutta quest'esperienza è racchiuso in alcune strofe che abbiamo intonato anche in Piazza... "venite ad amare l'Amore"! Che queste parole siano linfa per i nostri cuori e ci guidino sempre verso quell'Amore infinito che tutti sempre attende!

GRAZIE a tutti voi ragazzi, GRAZIE alle Suore Carmelitane e a Don Gildas per averci accompagnato a vivere questa giornata ricca di gioia...quella gioia piena che solo il cammino verso Gesù ci può regalare!!!!

Eleonora Falugiani

Degna conclusione di un anno intenso dal punto di vista della riflessione, della meditazione e della fede. La gita di domenica scorsa a Roma è stata veramente bella, come unica uscita che faccio con i ragazzi e le sorelle di Sicar. Dopo un anno passato presso il pozzo dove anche noi, come la samaritana, abbiamo ascoltato quello che "abbiamo fatto", siamo arrivati all'incontro con Papa Francesco, che per noi è qui e oggi in tutto e per tutto l'immagine di Cristo Signore che, ieri come oggi, si fa nostro prossimo, e ci dice: " abbiate fede nella mia Misericordia, abbiate fede in me!"

Luca

La giornata di domenica è stata per me un'esperienza vissuta con gioia e semplicità; mi rendo conto di quanto sia importante e bello trovare momenti di spensieratezza con persone che amano la vita e dedicano il loro tempo per costruire rapporti di amicizia in maniera naturale, ma che soprattutto lo fanno attraverso un rapporto fondamentale, quello con Gesù, Lui che è l'Amore che unisce i cuori di coloro che veramente ci credono e vogliono mettere  le basi della loro vita nelle Sue mani. Per me Gesù è stata la grande scoperta della mia vita, la Verità che mi è apparsa improvvisamente a cui non ho più potuto fare a meno, ogni cosa ha un senso solo perché so che Lui è sempre accanto a me, riscoprendo il vero valore del vivere questo sentimento con le persone vicino.E' stata una vera emozione  vedere il Papa uscire da quella finestra così lontana, ma tuttavia con una presenza che si sentiva in tutta la piazza, ciò che più mi è rimasto alla mente  è quando ha parlato della fiducia, una fiducia che ho bisogno di riscoprire per un cammino di fede più autentico; un  bel momento che ricorderò con gioia è quando in cerchio per terra ci siamo messi a cantare tutti insieme, sembrerà scontato, ma con l'andar del tempo ti rendi conto che i momenti più belli dove si manifesta la bellezza della vita sono proprio questi!!.......Grazie a tutti per avermi donato questo momento speciale....

Francesca.

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