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Io sono con Te, ricordo e veglio

Bene e Male. L'eterna lotta tra queste due forze riempie le pagine di fumetti e romanzi e le pellicole di film di ogni tempo, di sempre. È protagonista della fantasia, ma tremendamente reale nella storia dell'uomo, e nella storia del cuore umano. Nella storia personale di ciascuno. Nel pellegrinaggio in Polonia e a Praga in Repubblica Ceca, abbiamo guardato in faccia a questa realtà, penetrato il mistero di questo combattimento. L'esperienza rivolta al gruppo giovani di Treviso, pensata e guidata dai Padri Carmelitani e dalle Suore Carmelitane, ha coronato il cammino del CarmeloGiovani di quest'anno, in un itinerario che univa saldamente significato spirituale con contenuti storici. A metà del '900 si sono consumati gli estremi della violenza e dell'odio umano più folli, frutto delle dittature nazista e comunista con le rispettive ideologie umane;  e al contempo, a breve distanza, è come esploso il messaggio della Misericordia divina con Santa Faustina Kowalska. Misericordia di cui han dato testimonianza viva e concreta Santi come Edith Stein e Massimiliano Kolbe.Questi ultimi hanno risposto all'odio folle che si scatenava nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, con l'offerta della propria vita a favore del prossimo con il quale condividevano la sorte. Ciò che più sconcerta, è che tutto questo non è avvenuto per la follia di una, ma di numerose persone. Anche noi allora siamo potenzialmente capaci di cadere nello stesso grande inganno e compiere gli stessi atti, con il medesimo odio.

Oppure siamo in grado di riconoscere e resistere a tale male, come i Santi ci hanno dimostrato? Le strade sono due e fanno emergere subito un'esigenza: il cuore deve essere ben ancorato alla verità, che è unica, ed è una persona, unico riferimento infallibile per la nostra vita. Questa presa di coscienza esige una scelta, una presa di parte. È necessario schierarsi. Io sono con Te, ricordo e veglio. Con queste parole di Papa Giovanni Paolo II, ciascuno di noi si è inginocchiato di fronte al Santissimo nell'adorazione notturna e ha compiuto nel proprio cuore una scelta precisa: Io sono con Te, Signore.

Proprio lì dove l'uomo si è perso, ed è caduto fino a perdere la sua stessa umanità e ragione, il Signore ha risposto con il dono della sua Misericordia.“Io confido in Te”, poche parole ripetute innumerevoli volte in tutte le lingue sulle mura del santuario della Divina Misericordia, ci dicono questo.Lo testimonia la Madonna di Czestochowa, con il suo volto triste, che conosce il dolore, ma al contempo pieno di tenerezza e pace, come di chi non teme.

Questo pellegrinaggio, che in modo così esigente ci ha parlato di Fede e di Scelta, si è concluso a Praga. Abbiamo pregato nella Chiesa del Gesù Bambino di Praga. Gesù si presenta a noi proprio come il più vulnerabile, in tutto bisognoso e dipendente dai propri genitori. Ci insegna un modo infallibile per coltivare la pace nel proprio cuore: l'atteggiamento così naturale ed immediato per un bambino, di chi si apre sempre di più all'amore di Dio Padre, fa spazio a questo amore così vitale, per riceverlo in modo sempre più pieno.

Se è stato possibile vivere in modo così intenso e ricco questo pellegrinaggio, è stato senza dubbio per l'affiatamento che si è creato nel gruppo di giovani pellegrini. Così questo cammino nella Misericordia Divina, nella Fede, nei luoghi del Bene e nei luoghi del Male, è stato condiviso, ed è fiorito.

Marta

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