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Non bisogna dimenticare che Gesù è tutto

Aggiornamento: 2 set 2018

Il 1 Ottobre, il Carmelo ricorda Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e Dottore della Chiesa… la sua vita è un esempio per tutti di abbandono fiducioso tra le braccia del Padre.

“Tout et Néant”: Santa Teresa di Gesù Bambino

“Todo y Nada”- “Tout et Néant”: Teresa condivide in tutto la dottrina del Mistico spagnolo San Giovanni della Croce che insegna a donare “tutto” lo spazio del cuore a Dio, in modo che “nulla” d’altro possa occuparlo. Teresa ha condiviso, senza esitare, la pratica di questa “dottrina”: l’esperienza stessa la spingeva, quasi con foga, a svuotarsi di ogni cosa, affinché Gesù potesse acquistare il dominio più completo e profondo del suo piccolo essere. Il “Néat” di cui Teresa parla è anzitutto il “nulla” che l’uomo esperimenta intorno a sé e soprattutto in sé: è “il povero piccolo niente” che siamo, e che ciascuno vorrebbe dimenticare; è “il povero piccolo niente” con cui facciamo continuamente obiezione a Dio e al suo amore; è “il piccolo povero niente” a cui tentano di fuggire le persone del mondo aggrappandosi a beni che passano. Teresa insegna ad amare “il povere piccolo niente” non perché voglia viziarlo o vezzeggiarlo, ma perché lo vuole colmare di stupore: Dio, per essere felice, ha deciso di “chinarsi fino al nostro niente e trasformarlo in fuoco.  “Se tu sei nulla— insegnava Teresa— non bisogna dimenticare che Gesù è tutto: perciò occorre perdere il tuo piccolo niente nel suo infinito tutto, e poi non pensare se non a questo tutto, unicamente amabile”. (La teologia di Santa Teresa di Lisieux di Antonio Sicari)

Dalle lettere di Santa Teresa di Gesù Bambino:

A padre Adolphe RoullandUna sola parola, della Scrittura, svela alla mia anima orizzonti infiniti

Carmelo di Lisieux, 9 maggio 1897

… Fratello mio ecco quello che penso della giustizia del Buon Dio la mia via è tutta di fiducia e di amore, non comprendo le anime che hanno paura di un così tenero Amico. Talvolta, quando leggo certi trattati spirituali, in cui la perfezione è mostrata attraverso mille difficoltà, circondata da mille illusioni, il mio piccolo spirito si affatica subito, chiudo il dotto libro e prendo la Sacra Scrittura. Allora tutto mi sembra luminoso: una sola parola svela, alla mia anima, orizzonti infiniti, la perfezione mi sembra facile, vedo che è sufficiente riconoscere il proprio nulla e abbandonarsi come un bambino tra le braccia di Dio. Lasciando alle anime grandi, agli spiriti grandi, i bei libri che non posso comprendere e ancor meno mettere in pratica, mi rallegro di essere piccola, poiché solo i bambini e quelli che sono come loro saranno ammessi al banchetto celeste.

… Attendendo questa beata eternità, che fra poco tempo si schiuderà per noi, poiché la vita non è che un solo giorno, lavoriamo insieme alla salvezza delle anime. Io posso fare ben poco, o piuttosto assolutamente nulla da sola. Quello che mi consola è pensare che al suo fianco posso servire a qualche cosa. In realtà lo zero per se stesso non ha valore, ma posto vicino all’uno diventa potente, purché si metta al lato giusto, dopo e non davanti!… È proprio qui che Gesù mi ha collocato e spero di restarvi sempre, seguendola da lontano con la preghiera e il sacrificio.

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