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Una voce, il mio Diletto! Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!

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    Admin
  • 4 mag 2012
  • Tempo di lettura: 2 min

E’ con queste parole del Cantico dei Cantici che mercoledì 2 maggio abbiamo  dato l’ultimo saluto alla nostra carissima Madre Maria Assunta nella Chiesa di Casa Madre, a Campi Bisenzio, gremita di gente e di suore provenienti dalle varie comunità dell’Italia: le sue figlie che ella ha amato e servito con dedizione e generosità durante i dodici anni nei quali è stata Superiora Generale.

La celebrazione Eucaristica, presieduta da p. Gabriele Morra ocd, commissario per la costituzione della futura provincia dell’Italia,  è stata  una vera manifestazione di affetto ed una festa di fede e di speranza. La Chiesa era gremita di persone di varie provenienze.

Pur nel profondo dolore per la sua dipartita, il clima era sereno e composto, la pace del  suo volto sembrava aver  contagiato tutti i presenti.

All’altare vi erano dodici concelebranti, sacerdoti e padri  carmelitani e la celebrazione è stata accompagnata  dal ritmo di canti festosi che esprimevano la gioia dell’incontro con il Padre.

La stessa omelia di Padre  Gabriele,  che ha commentato  la Parola di Dio, la medesima della  Professione Perpetua di Madre Maria Assunta,  ha seminato nei nostri cuori serenità e abbandono alla volontà di Dio.

Ma chi era e che cosa è stata Madre M. Assunta, quali sono le virtù che hanno caratterizzato la sua vita? Innanzitutto ella è stata una  donna di fede, di umiltà e di preghiera, una donna che ha testimoniato con la parola e con la vita il primato di Gesù Cristo  e della gloria del Padre.

E’ stata fra noi la vergine saggia e fedele, esempio di amore per la Chiesa e per l’Istituto;  maestra di formazione delle giovani,  guida attenta e illuminata;  autorevole e materna nel servizio di Superiora generale.

La luce, la forza ed il conforto che trasparivano dal suo volto e dalla sua persona hanno trovato la loro massima espressione nel tempo della malattia, nell’esperienza prolungata della sofferenza, durante la quale ella ha continuato ad essere Madre premurosa verso tutte, interessandosi di ognuna anche dal letto dell’ospedale, che l’ha accolta per diversi ricoveri in un succedersi di momenti che hanno fatto temere per la sua salute. Allora, dodici anni fa, dopo la diagnosi terribile di un tumore maligno al mediastino e dopo una serie di cure, il Signore ce l’ha ridonata in salute . Dopo aver subito un primo intervento al cuore sei anni fa, si era reso necessario intervenire nuovamente e così il 30 aprile ha affrontato una nuova chirurgia per la sostituzione della valvola mitralica,  ma ... questa volta non ce l’ha fatta! Cuore e tessuti erano ormai finiti, logorati... Anche per i chirurghi è stato un esito inaspettato che li ha impegnati numerose ore in sala operatoria nel tentativo di salvarle la vita.

Sì, Madre M. Assunta, tutto ci porta a dire che tu  eri ormai pronta per il Cielo, eri pronta per le nozze eterne,  per quell’incontro definitivo con lo Sposo cantato da S. Giovanni della Croce: “O Fiamma  viva d’Amore... squarcia la tela al dolce incontro”.

Ora che vivi nella luce di Dio, continua ad  illuminarci e  a sostenerci nel cammino quotidiano,  continua  a guidarci verso Il  Padre nel compimento della Sua volontà e nella missione a noi affidata,  perchè la nostra Famiglia Religiosa, sul tuo esempio, rispecchi sempre la bellezza del Volto di Gesù Cristo.

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