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A stirring of love - Avvento 2019

Aggiornamento: 4 mar 2020



A stirring of love – uno slancio d´amore, una pura intenzione diretta a Dio, e a Lui solo, è più che sufficiente per perforare l’oscurità della notte. Con la freccia acuminata del desiderio d’amore è possibile colpire la nube della non-conoscenza di Dio che ci sovrasta, che sembra avvolgerci quando nella preghiera non sentiamo nulla, quando nello scorrere degli impegni quotidiani, ci chiediamo se davvero non siamo soli. Quando ci chiediamo: “Come faccio a pensare a Dio in se stesso, e che cos’è Dio?” E l’unica risposta che possiamo darci è: “questo proprio non lo so!” Solo con l’amore si può afferrare Dio, non certo con il pensiero. E questo movimento d’amore, che ci accompagna in tutto il periodo d’Avvento in un clima intenso di attesa e di speranza, ha una risposta certa, l’incontro con Colui che è venuto ad abitare in mezzo a noi. E così la liturgia della S. Messa di Avvento ci immerge proprio in questa oscurità: le luci nella Chiesa sono spente, sono accese solo alcune candele presso l’altare, segno di Colui che viene come luce che squarcia la notte. I canti, tipici di questo periodo, come a Praga gli antichi Rorate cechi, danno voce a questo slancio pieno di desiderio, di domanda, di speranza certa: “il Signore viene!”. Viene, e si lascia conoscere, portando la sua luce e la sua salvezza. Viene a quanti, come a Praga dove è presente la nostra comunità, ancora non lo conoscono, si chiedono se esiste Dio, come incontrarlo e fare esperienza di


Dio, si chiedono in quale fede si trova la verità, a quale Chiesa poter consegnare la propria fiducia e appartenenza. Viene, a quanti lo conoscono eppure ogni giorno si lasciano sorprendere dal suo avvento sempre nuovo, in ogni segno di provvidenza e di bene con cui sa tessere le giornate di ciascuno: tutto infatti concorre al bene di coloro che amano Dio. Nella nostra scuola di Prato, in parrocchia ad Acconia, sono i bambini a darci un’altra chiave importante per vivere questo tempo: la gioia, la gioia di chi attende con fiducia certa, che certamente il Signore viene. Si avverte come una particolare elettricità, si freme perché il momento atteso è vicino. Le classi si riempiono di disegni colorati, di presepi tanto belli quanto creativi, e di tutto cuore e di tutto gusto i bambini provano i canti preparando la notte Santa, in cui ci uniremo al canto degli angeli: “Gloria a Dio e pace in terra agli uomini che Egli ama”. Inizia la corsa non solo ai regali, ma alle opere di bene, ad esempio con i mercatini di Natale, a sostegno delle missioni. Possiamo toccare con mano che il suo avvento già mette in moto in noi la nostra parte migliore. Con rinnovato slancio d’amore, invochiamo dunque: Maranathà! Vieni Signore Gesù!





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