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CHIESA DEL CORPUS DOMINI NELL’ERA DEL CORONAVIRUS


L’ondata dell’epidemia scatenata dall’arrivo del temuto Covid-19 si è abbattuta anche sul Corpus Domini scompaginando tutte le regole di lunga data dell’adorazione perpetua nelle quali si alternavano le suore carmelitane e gli adoratori durante il giorno e la notte.

Era appena trascorsa la domenica del 12 gennaio, nella quale era stato festeggiato solennemente il 118° anniversario dell’apertura dell’adorazione eucaristica perpetua nella chiesetta del Corpus Domini, quando il ciclone dell’epidemia ha investito tutta l’Italia progressivamente.

Domenica 8 marzo 2020, II Domenica di Quaresima, è arrivato il primo fulmine a ciel sereno: le Sante Messe venivano sospese insieme a tutte le altre attività parrocchiali e di gruppo. Le chiese rimanevano aperte ma solo per la preghiera individuale e nel rispetto delle norme di sicurezza. Il provvedimento era sicuramente molto forte e mai sperimentato, nemmeno durante la guerra.

Il successivo martedì 10 marzo la Toscana veniva dichiarata “zona gialla” e venivano introdotte ulteriori restrizioni nei rapporti tra le persone, le famiglie ed i lavoratori.

Poi giovedì 12 marzo tutta l’Italia viene fermata con l’introduzione della “zona rossa”: i divieti diventano via via più stringenti sia sugli spostamenti all’interno della città ma soprattutto tra diversi comuni, vietando il riunirsi di gruppi di persone anche dello stesso nucleo famigliare. Si iniziava un periodo di confinamento, isolamento - in inglese “lockdown” – per arginare la diffusione dell’epidemia che nel frattempo era diventata pandemia. Il virus ha colpito in modo particolare e con intensità la Lombardia ed il nord Italia e soprattutto è stato virulento nei confronti delle persone anziane.


Anche la Comunità del Corpus Domini ha dovuto prendere presto atto della situazione e mettere al sicuro le suore anziane presenti nelle comunità e riorganizzare l’adorazione perpetua senza il concorso degli adoratori notturni e diurni esterni. La decisione è stata dolorosa per tutti gli adoratori che venivano in qualche modo esclusi dalla vita spirituale legata all’adorazione e per le suore che perdevano un valido sostegno per continuare la loro opera, dovendosi sobbarcare interamente la copertura dei turni per garantire l’adorazione per tutte le 24 ore.

Anche le attività ordinarie per gli adoratori sono state sospese: la messa della 3° domenica del mese, il rosario meditato del primo sabato del mese, le confessioni di ogni venerdì della settimana.

Anche lo spazio della chiesa è stato ridefinito per garantire il “distanziamento sociale” tra la comunità e le persone che potevano accedere, sempre in numero limitato, alla chiesetta. I banchi sono stati disposti in modo da dividere anche fisicamente la comunità delle suore dallo spazio lasciato ai fedeli i cui posti sono stati segnati esattamente e per un numero non superiore a 8.


Quindi dal 12 marzo 2020 è iniziato il confinamento anche del Corpus Domini ed i contatti tra gli adoratori e le suore sono stati limitati a qualche telefonata o a lettere per posta elettronica.

La comunità delle suore ha dovuto anche rinunciare alla Messa quotidiana celebrata dai padri carmelitani, sostituendola con la Messa celebrata da Papa Francesco alle 7.00 del mattino nella cappella della Casa Santa Marta e trasmessa in via eccezionale da Tv2000 e Rai1.

Anche per gli adoratori, privati della Messa e di tutti gli altri appuntamenti comunitari, sono venuti in soccorso provvidenziale i mezzi di comunicazione, come la televisione e la diretta streaming, con i quali sono stati possibili collegamenti in tempo reale per partecipare alle celebrazione della Messa, liturgie, rosari ed altre attività di carattere religioso. La fantasia non è mancata, nemmeno alle suore del Corpus Domini, che hanno utilizzato lo streaming per alcune celebrazioni, come ad esempio, l’ora di adorazione del 22 aprile in preparazione alla festa della Bettina del giorno successivo, il 23 aprile.

Il “confinamento” ferreo è durato per ben tre mesi, dal 12 marzo al 18 maggio. Da allora sono iniziate di nuovo le celebrazioni delle Sante Messe, anche se con le disposizioni di sicurezza.

Al Corpus Domini l’isolamento è durato un po’ più a lungo per non mettere a repentaglio la salute soprattutto delle suore più anziane. La riapertura dell’Adorazione Eucaristica nell’orario di chiusura della chiesa e soprattutto l’adorazione notturna è avvenuta il giorno lunedì 22 giugno 2020. È stata soggetta ad alcune restrizioni nei percorsi obbligati per gli adoratori, nell’uso della mascherina ed il distanziamento sociale che rende difficile l’incontro tra gli adoratori e tra questi e le suore.

Da sabato 13 giugno 2020 la celebrazione delle Messe è stata aperta alla partecipazione del pubblico.

Le attività ordinarie per gli adoratori - il 1° sabato del mese, la messa della 3° domenica del mese e le confessioni - rimangono tuttora sospese.

Il Corpus Domini si è adattato a convivere con l’epidemia, però senza sospendere l’adorazione perpetua che continua a marciare verso il 119 ° anniversario che verrà celebrato il prossimo anno.


Firenze, giugno 2020

Giuliano


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