Nella festa del Corpus Domini adoriamo il Corpo ed il Sangue di Cristo, nei segni del pane e del vino, frutti della terra e della comunione tra i fratelli. Adorare il corpo di Gesù nell’Eucaristia è contemplare e accogliere il nostro proprio corpo che è stato toccato dall’Incarnazione di Gesù, diventando tempio santo dove Dio ha fatto sua dimora.
Siamo anche corpo che vibra, che necessita dell’abbraccio e dello sguardo degli altri corpi, perché è nell’incontro con gli altri corpi che tocchiamo e sperimentiamo la tenerezza infinita di Dio. Attraverso la Comunione Eucaristica i nostri corpi si cristificano.
Come diceva la Beata Teresa Maria della Croce: “L’Eucaristia è fondamento e pietra angolare di ogni attività”. Per questo nella regola delle sue suore si parla di “Una vocazione che dall’Eucaristia attinge forza per imparare ad essere pane spezzato attraverso le opere di carità, …nei luoghi in cui Gesù non è ancora conosciuto ne amato” (Costituzioni, 3-4). È in tutti i corpi sacramentati di Gesù Crocifisso che siamo chiamati a toccare la Carne di Cristo: nei sofferenti, nei malati, in tutti gli uomini che nel proprio corpo invocano la salvezza per la loro vita.
SACRARIOS
Te adoro Senhor, nos sacrários dourados, cintilantes que nossas mãos fizeram para Ti, onde ficas pacientimente, silenciosamente e misteriosamente à minha espera.
Te contemplo também, Senhor, no silencio elocuente, adorador dos seres humanos - outros sacrários - que tuas mãos divinas fizeram para que pudesses repousar.
Te amo neles, mesmo sujos, humildes, empobrecidos e famintos, onde ficas realmente presente misteriosamente.
Carne e Hóstia Vivas! Rejeitados e também por muitos esquecidos.
Te adoro Senhor, nas encruzilhadas, caido nas calçadas das estradas, na carne da humanidade esquecida, mas de uma vez por todas assumidas na encarnação e por amor redimidas.
Ir. Nilma de Jesus
SACRARI
Ti adoro, Signore, nel sacrario dorato e scintillante che le nostre mani hanno fatto per Te, dove rimani
pazientemente, silenziosamente e misteriosamente ad aspettarmi.
Contemplo ancora Te, Signore, nella quiete eloquente, adoratrice degli esseri umani – altri sacrari - che le tue mani divine hanno fatto perché tu potessi riposare.
Ti amo in loro, anche sporchi, umili, poveri e affamati, nei quali sei misteriosamente presente.
Carne e Ostia Viva! Respinto e anche dimenticato da molti.
Ti adoro Signore, all'incrocio, caduto sui marciapiedi delle strade, nella carne dell'umanità dimenticata, che hai assunto una volta per tutte nell'incarnazione e nell'amore hai redento.
Sr. Nilma di Gesù
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